« Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68
Lunedì della XIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Santo(i) del giorno : S. Veronica Giuliani, badessa O.S.C.Cap. (1660-1727), SS. Gregorio Grassi,Francesco Fogolla e c., martiri († 1900)
Meditazione del giorno * Sant’Atanasio : « Le prese la mano e la fanciulla si alzò »
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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,18-26.
In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
Ed ecco una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell’istante la donna guarì.
Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:
«Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
E se ne sparse la fama in tutta quella regione.
Traduzione liturgica della Bibbia
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Meditazione del giorno:
Sant’Atanasio (295-373), vescovo d’Alessandria, dottore della Chiesa
Discorsi sull’incarnazione del Verbo, 8-9; PG 25, 110-111
« Le prese la mano e la fanciulla si alzò »
Il Verbo di Dio, immateriale e privo di sostanza corruttibile, si stabilì tra noi, anche se prima non ne era lontano. Nessuna regione dell’universo infatti fu mai priva di lui, perché esistendo insieme col Padre suo, riempiva ogni realtà della sua presenza. Venne dunque per amore verso di noi e si mostrò a noi in modo sensibile… Preso da compassione per il genere umano e la nostra infermità e mosso dalla nostra miseria, non volle che rimanessimo vittime della morte. Non volle che quanto era stato creato andasse perduto e che l’opera creatrice del Padre nei confronti dell’umanità fosse vanificata. Per questo prese egli stesso un corpo, e un corpo uguale al nostro, perché non volle semplicemente abitare un corpo o soltanto sembrare un uomo. Se infatti avesse voluto soltanto apparire uomo, avrebbe potuto scegliere un corpo migliore. Invece scelse proprio il nostro…
Il Verbo prese un corpo mortale, perché questo, reso partecipe del Verbo che è al di sopra di tutto…, potesse divenire immortale grazie all’inabitazione del Verbo e, mediante la risurrezione, liberare tutti dalla distruzione definitiva. Offrì alla morte in sacrificio e vittima purissima il corpo che aveva preso e, offrendo il suo corpo per gli altri, liberò dalla morte i suoi simili.
E’ giusto che Il Verbo di Dio a tutti superiore offrisse per tutti il tempio del suo corpo pagando il nostro debito con la sua morte. In tal modo l’immortale Figlio di Dio, con tutti solidale per il comune corpo di morte, ha reso immortali tutti secondo la promessa della sua risurrezione. La morte ormai non ha più nessuna efficacia sugli uomini per merito del Verbo, che ha posto in essi la sua dimora mediante un corpo identico al loro.