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MARCIA PER LA VITA GIUNTA ALLA SUA OTTAVA EDIZIONE

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* ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA HA ADERITO A QUESTA IMPORTANTE MANIFESTAZIONE.

* INCONTRATA LA PRESIDENTE NAZIONALE DELL’EVENTO VIRGINIA CODA NUNZIANTE.

* A RAPPRESENTARE UFFICIALMENTE LA D.C. SONO STATI IL VICE-PRESIDENTE NAZIONALE VICARIO GRAZIELLA DUCA ARCURI ED IL COORDINATORE DELLA SEGRETERIA POLITICA NAZIONALE MARIO DE BENEDITTIS.

di Angelo Sandri

Migliaia di persone hanno preso parte a Roma, nel pomeriggio di sabato 19 maggio 2018, alla preannunciata ottava < Marcia per la Vita > di cui abbiamo già parlato anche dalle colonne di questo nostro giornale.

Un grande corteo composto da famiglie, da giovani, anziani, bambini e da tantissima gente, che ogni anno ha attraversato le vie di Roma Capitale, per difendere il concetto della sacralità della Vita Umana, dal concepimento fino alla morte naturale, contro quella cultura di morte purtroppo dilagante, con quegli stermini abortivi e l’eutanasia dei soggetti più deboli e indifesi che viene proposta da certa cultura contemporanea come scelta logica ed obbligata.

Anche la Democrazia Cristiana ha aderito ufficialmente a questa manifestazione, il cui numero di partecipanti cresce costantemente di anno in anno, urlando il proprio inno alla vita e portando a chiare lettere questo messaggio alla società civile.

A rappresentare il nostro partito erano dunque – tra gli altri – il Vice-Presidente nazionale Vicario della D.C. dott.ssa GRAZIELLA DUCA ARCURI (Cosenza) ed il Coordinatore della Segreteria politica nazionale della D.C. MARIO DE BENEDITTIS (Roma). Gli esponenti apicali della D.C. hanno anche avuto modo di portare direttamente il saluto del partito alla dott.ssa VIRGINIA CODA NUNZIANTE, Presidente della < Marcia per la vita > ed infaticabile organizzatrice dell’evento.

Evento, quello della < Marcia per la vita > che si si ripete ormai da sette anni ed è la rappresentazione plastica di come in Italia la tendenza ultraprogressista su temi fondamentali, come l’aborto e l’eutanasia, non abbia fatto breccia in larga parte della popolazione italiana. La storia della Marcia per la Vita ha inizio nel 2011, a Desenzano sul Garda (BS), ed è giunta quest’anno, alla sua ottava edizione, trovandosi così ad uno snodo cruciale. Ricorre infatti quest’anno il quarantennale di quella legge 194 la cui abolizione è l’obiettivo dichiarato dei promotori della Marcia.

Ed il 40° anniversario della Legge 194 sull’aborto passerà alla storia proprio come l’anno del grande risveglio dell’anima < Pro-Life > italiana ! È quanto afferma anche il dott. FILIPPO SAVARESE, Direttore delle Campagne di “CitizenGO Italia”, protagonista della clamorosa campagna pubblicitaria, che è stata addirittura oggetto ci censura da parte del Comune di Roma.

<< Il tema dominante di questa ricorrenza – afferma Filippo Savarese – sarebbe dovuto essere una grande celebrazione laicista a reti unificate, ma le grande mobilitazione del mondo “PRO VITA“ha costretto la “dittatura del relativismo” a mostrare il suo vero volto che è autoritario e liberticida!

Abbiamo dimostrato che oltre a procurare la morte di milioni di innocenti, l’ideologia abortista tenta di ridurre al silenzio qualsiasi dissenso. L’aborto non è più dunque solo un’emergenza morale, bioetica o demografica, ma essenzialmente tocca anche i principi fondamentali della democrazia. Verrà il giorno in cui ci chiederemo come si sia potuto rendere legale l’aborto allo stesso modo di come ci chiediamo oggi come siano stati possibili i Lager e i Gulag >>.

“L’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo”: questo il pungente concetto cardine della campagna pubblicitaria che ha preceduto la < Marcia per la vita > del 2018 e che provocato un eco addirittura internazionale. I responsabili di “CitizenGO Italia” hanno distribuito nell’occasione ai partecipanti alla 500 riproduzioni esatte del manifesto censurato a Roma, proprio quale segno di protesta e di rivendicazione della libertà di opinione ed espressione.

“CitizenGO Italia” ha inoltre annunciato di voler lanciare una nuova forte campagna sull’aborto, del tenore di quella appena terminata, nel mese maggio di ogni anno. E’ stata infine annunciata anche l’apertura di una grande stagione di convegni ed eventi territoriali in tutta Italia, che è stata definita “Operazione Rinascita”. L’obbiettivo è quello di raccontare la verità sull’aborto e sulla vita nascente, sugli effetti devastanti per la salute delle donne e della stessa tenuta demografica, sociale ed economica dell’Italia.

Angelo Sandri

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