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venerdì, Novembre 22, 2024

ELISEO LE MURA (DEMOCRAZIA CRISTIANA SICILIA): DI FRONTE AL DRAMMA DELL’EMILIA ROMAGNA E’ DEL TUTTO EVIDENTE IL FALLIMENTO DELLA PARTITOCRAZIA ITALIANA !

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Eliseo Le Mura (Catania)

A cura di Prof. Eliseo Le Mura (Vatania)

eliseo.lemura@dconline.info * cell. 338-4755772 *

Segretario regionale Dip. Formazione della Democrazia Cristiana della regione Sicilia

Componente la Direzione nazionale della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< ELISEO LE MURA (DEMOCRAZIA CRISTIANA SICILIA): DI FRONTE AL DRAMMA DELL’EMILIA ROMAGNA E’ DEL TUTTO EVIDENTE IL FALLIMENTO DELLA PARTITOCRAZIA ITALIANA ! >

Ancora una volta la classe politico/parlamentare che in questi ultimi trent’anni ha governato l’Italia è pesantemente sotto accusa.

Anche in questa circostanza – di fronte alla calamità naturale che ha colpito la Regione Emilia-Romagna – sulle Istituzioni e sui  vari partiti politici che vanno per la maggiore “piovono” gravi accuse ed il fallimento della partitocrazia italiana è del tuttto evidente.

Parole, parole, parole: continua la sagra della polemica e dell’ipocrisia dei partiti politici che, per decenni, hanno portato l’Italia tutta al disastro odierno.

I titoli messi in risalto dai quotidiani di oggi lo denunciano con chiarezza: ancora una volta, di fronte al disastro causato dal maltempo in Romagna, la politica non cambia musica.

Ancora una volta, infatti, i politici di sinistra, di destra e di centro (o presunto tale), reciprocamente si attaccano e con la solita arroganza si ribaltano l’un l’altro le responsabilità.

Ministri ed ex ministri, premier ed ex premier, tecnocrati di ieri e di oggi si accusano a vicenda senza pudore e senza riconoscere le proprie colpe e le conseguenti responsabilità per non avere messo in sicurezza il territorio nazionale quando avevano il compito ed il dovere di farlo sia in prevenzione sia di fronte agli eventi calamitosi nel tempo verificatisi.

Il risultato (peraltro, previsto o quanto meno prevedibile) è oggi sotto gli occhi di tutti: stavolta ne è rimasta vittima la regione Emilia-Romagna.

Momenti di disagio e di terrore, morti e feriti, più di trentasei mila sfollati, agricoltori sul lastrico, interi settori economici in ginocchio, miliardi di euro di danni, turismo a brandelli … nessun responsabile!

I responsabili, ancora una volta, si accusano l’un l’altro e il paradigma di moda rimane sempre lo stesso: tutti colpevoli … nessun colpevole!

Ritornano di scena “gli angeli del fango” dando prova della sola efficienza di cui il nostro Paese si è sempre fatto forte: quella del volontariato. I vicini di casa si sono, ancora una volta, trasformati in vigili del fuoco, infermieri e soccorritori di quanti erano in difficoltà: non solo dei propri vicini, ma anche di tutti i conterranei saliti sui tetti o in procinto di affogare nelle acque piovane.

Ecco la parte migliore della vera “protezione civile”: non quella amministrata dalla politica, ma quella animata dalla spontaneità e dalla generosità dei veri volontari; quella che, con genuino spirito di sacrificio, offre e mette a disposizione del prossimo in difficoltà la propria opera a rischio della propria vita e a prescindere dalle formali parole di incoraggiamento del Capo dello Stato o dalla altrettanto formale presa di coscienza del Capo del Governo.

A quei Volontari noi tutti dovremmo essere profondamente grati e non alla becera ipocrisia della solita politica che emerge puntualmente dopo ogni calamità e senza pentirsi di non avere fatto nulla per prevenire la prevista (o prevedibile) calamità.

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