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domenica, Settembre 8, 2024

Prof. ANTONIO FOGLIO (DEMOCRAZIA CRISTIANA): dobbiamo operare affinchè anche l’Economia metta al centro la persona ed il Bene Comune portando dignità e benessere a tutti !

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Segretaria nazionale del Dipartimento Sanità ed Assistenza della Democrazia Cristiana Italiana
Segretaria Politica regionale Vicaria della Democrazia Cristiana della Lombardia
Segretaria regionale “ad interim” del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana italiana.  

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ANTONIO FOGLIO
1 mese fa

ETICOPOLITICA/L’UOMO-PERSONA AL CENTRO DELL’ETICOPOLITICA
di Antonio Foglio, autore del libro “ETICOPOLITICA. La gestione etica della politica”. Ed. Lupetti, Milano 2021
L’uomo persona al centro dell’ETICOPOLITICA.
La crisi della società è anche dovuta al fatto che i cittadini che la formano, troppo spesso sono considerati come generici individui, come numeri o teoremi da capire, interpretare ed assemblare e non come persone umane; con cittadini come semplici individui la società non fa che ripiegarsi su individualismo, egoismo, soggettivismo, personalismo identificando il benessere nell’affarismo, nel consumismo, nel profitto, nella ricchezza di pochi, dimenticando quel bene comune che è di diritto per tutti.
“L’uomo è per natura un animale sociale” (Aristotele) che ha bisogno di una società, di uno Stato nel quale vivere realizzando se stesso e rapportandosi agli altri; la politica deve sapere di essere al servizio di un cittadino uomo-essere umano che deve vivere una vita sociale, collettiva; per cui la politica deve rispondere al bisogno del cittadino, della cittadinanza, di una società proiettata verso il progresso, la civiltà, il bene comune. La società deve diventare più a misura d’uomo, più solidale, meno individualista, più comunitaria, dando il giusto valore alla dignità della persona umana; alla politica spetta pertanto un compito importante quello di umanizzare se stessa per umanizzare e servire meglio la stessa società.
La crisi nella politica, nell’economia, nella cultura, nella stessa religione che caratterizza il nostro tempo ci dice che la crisi è prima di tutto dell’uomo; prima di essere cittadino, lavoratore, consumatore, lavoratore, imprenditore l’individuo è uomo e come tale deve avere il suo giusto posto nel processo politico; sicuramente l’eticopolitica gli ridà il giusto spazio oltreché il giusto ruolo da svolgere nella comunità.
La politica ha spesso anteposto l’ideologia, l’economia, il mercato al bene della persona ricercando benefici immediati e consistenti, in più di un caso svincolati dal contesto giuridico e democratico; l’uomo non può essere schiacciato dall’invadenza di una politica che lo proietta in un banale ed impersonale processo di massificazione; la politica non deve schiavizzare l’uomo; questo va invece considerato dalla politica nella sua qualità umana e sociale, quindi valutato per le sue capacità e potenzialità, per i suoi bisogni, per i suoi interessi; l’uomo deve poter essere soggetto attivo, cosciente, partecipe e responsabile di un progetto politico.
Per quanto l’uomo possa essere opportunista ed egoista nel ricercare interessi ed obiettivi personali, ci sono al suo interno principi morali che l’indirizzano verso obiettivi comuni, verso l’altruismo, verso la solidarietà sia nel suo agire umano che in quello politico; la natura dell’uomo è etica anche nel momento che partecipa al processo politico. L’uomo deve pertanto crescere non solo sul fronte sociale, tecnico, tecnologico, ma anche della coscienza personale così da portare alla politica il giusto contributo di umanità, di giustizia, di socialità e solidarietà che purtroppo oggi è minimo, se non assente. È importante che tutti gli uomini siano parte della comunità umana e diventino parte essenziale nel ripensamento della politica in quell’eticopolitica che si rende quanto mai necessaria per risolvere i tanti problemi che lo scenario ci evidenzia.
L’uomo richiesto dallo scenario è quello che viene caratterizzato dall’umanesimo in tutta la sua dignità e centralità fatta di libertà, di responsabilità, di solidarietà, di etica, di relazionalità con gli altri, con la natura, con l’ambiente, con le generazioni future.
È giusto e necessario che l’uomo ritorni ad essere il centro della politica e non solamente come un soggetto da sfruttare, un semplice destinatario di messaggi politici; l’uomo ha bisogno di una politica che non lo faccia solamente “esistere” a suo uso e consumo, ma invece lo faccia “vivere”, lo valorizzi, lo porti al benessere senza distinzione di razza, di classe, di censo, di religione.
Proprio perché è l’uomo ad essere la forza dominante nella politica, è giusto ritrovare nell’uomo il modo per superare la crisi, per rispondere in maniera risolutiva ai tanti problemi, per umanizzare la politica, per mettere la politica a suo servizio; spetta all’uomo imporre in politica la sua volontà, la sua etica, quindi rendere la politica eticopolitica. Solo così l’uomo resta “fine” della politica e non “mezzo”, un uomo quindi che non è un’isola, ma una persona integrata in una comunità, in una società in cui non deve solo vivere, ma convivere; l’eticopolitica resta la guida in grado di accompagnare l’uomo ad integrarsi, relazionarsi, partecipare alla realizzazione del bene comune che la politica deve conseguire. Antonio Foglio

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